Immigrazione non sostenibile

In questi giorni imperversa lo sbarco di migliaia di clandestini sulle coste dell’Italia, la situazione di sta complicando e molto preoccupante. Il fatto è che ancora non si riesce a identificare il fenomeno,una parte della politica lo identifica come un processo naturale, che poi tanto naturale non è. Accertato che dietro questo fenomeno ci sono persone che si arricchiscono, scafisti, fondazioni umanitarie e via dicendo, l’Italia sta venendo letteralmente invasa, stiamo importando migliaia di persone che non scappano da nessuna guerra, è tutta gente in cerca di fortuna, la maggioranza tutti giovani e maschi. Il governo riversa tutta questa gente in un tessuto sociale, come quello italiano, già fortemente indebolito, dove ogni giorno, fenomeno nascosto dai media nazionali, diversi cittadini dall’esasperazione della mancanza di lavoro mette in atto dimostrazioni di suicidio. L’irresponsabilità della politica italiana sta raggiungendo punte drammatiche, non si riesce a capire a cosa si mira e quasi verrebbe da accreditare veritiere le teorie che sventolano i cosidetti populisti. Una delle teorie che più ha preso piede è quella che si stia importando manodopera a basso costo, cioè mettere a disposizione nel campo del lavoro persone che si prestino ad attività guadagnando bassissimi stipendi senza diritti, questo verrebbe messo in atto, sempre secondo tale teoria, per abbattere lo stato sociale dei diritti della categoria dei lavoratori italiani, Fosse vera questa cosa, sarebbe di una gravità esagerata, perché significherebbe che il governo lavora contro i suoi stessi cittadini. Un’altra teoria descrive il fenomeno sul filo antropologico, cioè nomina un fantomatico piano Kalergi come concausa di questa importazione infinita di soggetti stranieri, questa teoria ha un poco di veritiero essendo che esiste un riconoscimento a livello europeo per i politici. Questo Kalergi sviluppò una teoria in cui affermava che bisognava introdurre in Europa diverse componenti razziali , che fondendosi tutte avrebbero creato un nuovo uomo europeo, senza appartenenza, senza senso nazionalistico e tutto dedicato al nuovo ordine mondiale, insomma dei contenitori in carne all’obbedienza del lavoro e del consumo. Il problema è che in Europa si sta sviluppando un processo molto pericoloso, nella maggior parte gli europei stanno importando tutte le dinamiche millinarie compreso i loro conflitti mai risolti, molte di queste persone nello specifico di religione musulmana stanno creando non pochi problemi, essi associano la religione come un diritto di stabilire le leggi che stanno in vigore nei loro paesi, tutto ciò va in netto contrasto con la cultura europea più liberale, e con il tempo potrebbe scatenarsi un inferno sul territorio, insomma guardando i risultati che si sono sviluppati in altri paesi con la presenza di queste popolazione non ci sarebbe da meravigliarsi se accadesse pure in Europa. Pur vero che le migrazioni sono sempre esistite, ma di questa portata sono molto pericolose, milioni di persone da tutti i continenti portatori di varie culture, usi, costumi, personalità, modi, credenze, si stanno riversando tutte in un solo luogo, difficile che si possa plasmare tutto insieme, tranne che non lo affermi qualche pazzo, in verità in giro molti che ci credono, a volte mi chiedo se non ci sia il bisogno di rinchiuderli in un manicomio. Io non credo nella integrazione totale, sono fesserie, già ci sono delle nazioni laboratorio al mondo, dove non ha funzionato. Prendiamo Londra, città multiculturale e multietnica, milioni di persone che si scambiano rapporti sociali nel lavoro, la sera ognuno di essi ritorna nel suo quartiere nelle loro roccaforti. In verità antropologicamente l’essere umano è portato a ripetere e a ricreare la sua cultura, in qualsiasi parte del mondo, è una cosa naturale, molti non lo vogliono capire, ma si intenda una cosa, seppure non sia un male è inevitabile che quando gli uomini, anche la storia lo insegna, hanno idee e pensieri diversi sul vivere e comportarsi, col tempo nasce il conflitto. La situazione potrebbe precipitare se continua in questo modo, ovvio che stiamo parlando di persone, vanno aiutate, ma se veramente si vuole aiutare queste persone bisogna studiare i loro paesi e migliorarli e dargli opportunità di crescere, non tutto il mondo può emigrare in altri posti, questo produrrebbe caos sociale. Per intervenire con fermezza ed evitare che ci siano continue migrazioni, oltre ad intervenire strutturalmente ed economicamente nei paesi più esposti a tale fenomeno, si deve anche raggiungere un accordo a livello mondiale per abbassare la demografia delle popolazioni, non è possibile che in paesi dove non c’è nessuna forma di mantenimento e soddisfacimento dei bisogni primari, si continui a fare barche di figli, questo è un problema, ogni 100 che emigrano ne nascono 300 che vivranno peggio di quelli che sono emigrati e saranno costretti a fare la stessa cosa, intaseremo alcune zone del mondo, creando invivibilità e scontri sociali. La diminuzione delle nascite a livello mondiale è una delle priorità da mettere subito in atto, non bisogna dimenticarsi che il nostro pianeta già sta dando segni di non riuscire a soddisfare le nostre esigenze, ne siamo troppi, distruggiamo qualsiasi equilibrio naturale, devastando foreste, mari, fiumi, i poli si stanno sciogliendo di questo passo con questo sistema economico il mondo si avvia ad un tremendo destino.

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